03 dicembre, 2013

Nina e Nello, piccoli ecologisti crescono

Un libro ecologico ed ecologicamente sostenibile. Un paradosso vero? Eppure a qualche bambino sarà già capitato di avere tra le mani un libro che parla di buone pratiche sostenibili. Un esempio? Nina e Nello, la prima collana ecologica per bambini, stampata con inchiostri ecologici su carta certificata ottenuta da foreste sostenibili. Due piccoli protagonisti, Nina e Nello, avvicendati in storie allegre scritte proprio per avvicinare i giovani lettori alla natura amandola e rispettandola.

Visti i temi trattati dal blog ci è sembrato doveroso far conoscere al nostro pubblico questa interessante ed ecologica collana, così ci siamo fatti un po' raccontare dai creatori come è nata l'idea.

"La collezione Sassi Junior nasce nel 2010 dalla volontà di creare una linea interamente dedicata all'infanzia parallelamente alla produzione principale della Sassi Editore srl, ovvero la pubblicazione di libri d'arte e fotografia - ci illustra l'editore -. L'idea è scaturita dall'interesse dell'editore, Luca Sassi, nei confronti dell'editoria per bambini, branca piena di potenzialità e aperta ad innovazioni e iniziative interessanti. Grazie al contributo del nostro principale disegnatore, Matteo Gaule, è nato così il primo prodotto Junior: la collana "Nina e Nello", dedicata a due bambini alle prese con avventure "ecologiche" a contatto con la natura. Da questo primo esperimento ci siamo "evoluti" molto, e oggi possiamo vantare una serie di libri e soprattutto libri-gioco davvero innovativi e alternativi".

Direi una linea davvero alternativa e innovativa "crediamo che l'editoria per l'infanzia sia un campo decisamente pieno di potenzialità. Guardando anche all'esperienza di altri paesi europei (Francia, Germania, paesi scandinavi), abbiamo notato come i libri-gioco "alternativi" siano ancora poco conosciuti in Italia, nonostante stimolino in maniera ammirevole la fantasia e le capacità dei più piccoli"

E poi la salvaguardia dell'ambiente è "proprio il nostro leit moitv. Infatti la nostra casa editrice presta molta attenzione all'ambiente: tutti i nostri libri-gioco sono stampati su carta riciclata o proveniente da foreste sostenibili e con inchiostri ecologici, e anche se trattano tematiche importanti come quelle ambientali e "naturali" non trascuriamo mai l'aspetto ludico".

La collana Nina e Nello così come gli altri articoli rigorosamente ecologici si possono trovare in molte librerie e negozi di giocattoli su tutto il territorio italiano, ma anche in molti negozi eco-bio che condividono la "filosofia" di produzione dell'editore. Presenti anche nelle librerie Feltrinelli e, fino al 15 dicembre, nelle 50 librerie Mondadori dei centri più importanti d'Italia (scopri quello più vicino a te a questo link). E' possibile comunque acquistare i prodotti online anche dal sito ufficiale www.sassijunior.com.

26 novembre, 2013

Dietro a una vignetta il tratto di un artista

Ecco la "Cernuschi family"
disegnata da Claudio Cernuschi
“Bella domanda...penso utilizzerei degli animali, magari una famiglia di orsetti che come idea può apparire scontata ma... a fare la differenza sarebbe la storia o le storie e...il mio stile”. Risponde così Claudio Cernuschi, illustratore di libri per bambini e fondatore di Disognando, alla mia domanda su come racconterebbe a fumetti la famiglia di oggi. Una famiglia di orsetti, come tante, ma che a fare la differenza sono semplicemente i valori che ognuna di essa può trasmettere al suo interno e alla società. E Claudio Cernuschi è così, uno di tanti che, devoto al suo talento, riesce a dare con il suo stile e il suo tratto speciale un’anima ad ogni suo personaggio coinvolgendolo in storie fantastiche. “Ho sempre amato disegnare, da piccolo riempivo decine di quaderni con fumetti disegnati a biro inventando storie e personaggi fantastici...trasformare questa mia passione in lavoro è sempre stato il mio sogno”. E così è stato. Oggi Claudio Cernuschi è un illustratore bravissimo e un maestro anche se, come lui stesso confessa, “questa definizione mi suona ancora molto strana”.  
Claudio Cernuschi coltiva così il suo talento fin da giovane “ho fatto tanta “gavetta” cercando di adattare sempre il mio tratto e il mio modo di disegnare a stili molto differenti tra loro...ho disegnato da Stilton a Bugs Bunny, dai personaggi Kellogg’s a quelli Lindt, dai rebus per l’enigmistica alla progettazione di aree gioco ma anche vetrate natalizie e menù per ristoranti...mettendoci sempre del “mio” in ogni cosa che ho illustrato”. A fine di ogni lavoro dopo un primo momento di compiacimento inizia una profonda autocritica trovando “sempre qualcosa che avrei potuto realizzare meglio….rimane però immensa la soddisfazione per essere riuscito ad illustrare con il mio stile e creare storie o situazioni quasi completamente “mie”, non è facile ma per questo è ancora più bello”.

Ma c’è un’altra soddisfazione ancora più grande per Claudio e che realizza attraverso il suo laboratorio di fumetto Disognando. “Un laboratorio nato su richiesta di molti bambini che frequentando i miei corsi nelle scuole chiedevano come fare per imparare a disegnare i personaggi dei cartoni più amati...da qui l’idea di organizzare corsi veri e propri (divisi per fascia d’età e capacità) dove insegnare le tecniche base del disegno e soprattutto divertirsi a creare storie e illustrazioni di ogni genere. Lavorare con i bambini e vedere la passione che ci mettono nel disegno è una grande soddisfazione. Ma lavoro molto bene anche con gli adulti perché, si sa, la fantasia non ha età!”

21 novembre, 2013

La Grande scuola per i piccoli

Lo scorso 9 novembre si è svolto a Verona il Convegno Nazionale "La grande scuola per i piccoli" promosso dal magazine Scuola dell'Infanzia e rivolto a tutti coloro che lavorano nella e per la scuola.

La giornata è stata un'occasione ricca di aggiornamenti e di confronti su temi importanti che riguardano il mondo della scuola materna nell'attuale contesto sociale.
Tra le numerose tematiche portate ad argomentare anche Quale professione per la scuola dell'infanzia oggi su cui sono intervenuti Giusi Messetti, Università degli Studi di Verona e Sante Redi Di Pol, Università degli Studi di Torino, Presidente nazionale FISM.

Nel corso delle sessioni parallele si è inoltre parlato di Discorsi e parole, quindi dello sviluppo e del potenziamento della competenza lessicale e quali attività per favorire lo sviluppo fonologico nella scuola dell'infanzia. Molta attenzione è stata posta anche alle tematiche di integrazione e di intercultura per il quale è stato illustrato il progetto I giochi della terra, un percorso nato dall’esigenza di potenziare le relazioni all’interno dei gruppi di bambini di 4 anni, facilitando l’espressione e la comunicazione tra i bambini in una realtà che vede insieme tante culture e linguaggi diversi.  Il percorso ha messo al centro l’esperienza con la “scatola azzurra” , contenente terra, conchiglie, sassi, ramoscelli…e con tanti elementi del mondo  naturale e artificiale. Attraverso il gioco con la terra e gli altri materiali i bambini compiono in modo naturale attività di vario tipo: percettive, sensoriali, emozionali, costruttive, cognitive e narrative. Il gioco stimola i bambini a mettersi in relazione tra di loro e a cooperare. 

Interessante anche il percorso presentato in tema di salute e di benessere dove è stato portato a titolo d'esempio il progetto La salute nella valigia di Tiziana Meneghello, insegnante in una scuola dell'infanzia statale di Rovigo e collaboratrice Giunti Scuola. Un percorso pensato per portare i bambini a comprendere il valore della salute e del benessere, per stare bene con sé stessi, con gli altri, con l’ambiente. E' possibile scaricare il progetto La salute nella valigia a questo link.

Ma si è parlato anche di Musica e di danza e di conoscenza del mondo con la presentazione di interessanti esperienze come L'Orto nella Scuola come “punto di vista” del mondo.

Per scoprire tutto quanto è emerso nel corso del convegno è possibile andare a questo link e scaricare il materiale di interesse.

19 novembre, 2013

OltreTata: motore di ricerca per tate e genitori

Oh no la bimba ha la febbre…”caro, puoi stare oggi tu a casa a curare la bambina che ho una riunione importante in ufficio fissata ormai da settimane…non posso proprio mancare…”.
Quante volte vi è capitata una situazione simile? A me un sacco di volte e non avendo nonni vicini a disposizione, spesso le mie ferie e quelle di mio marito finivano col consumarsi così. Un disagio per tutti, compreso per il datore di lavoro!

Trovare una tata disponibile solo all’occorrenza non è semplice, tantomeno trovare una tata di cui ci si possa fidare. Un problema questo che ha sollecitato proprio un’educatrice a trovare per le famiglie una soluzione. Così nel 2011 a Cesena nasce il progetto OltreTata, ideato da Chiara Riccardi, psicologa con passato appunto da educatrice, e suo marito Francesco Trucchia, Software Engineer e co-fondatore di Ideato, società che sviluppa progetti Web.

OltreTata viene fin da subito incubata da ideato srl e sviluppata ulteriormente grazie anche ai contributi di  Francesco Fullone, CEO e co-fondatore di Ideato. ma soprattutto neo-papà, e di Amelia Salomone, che si occupa della comunicazione del progetto e della gestione dei  contatti e dei rapporti con tate e genitori. 

Ma entriamo nel dettaglio del progetto e vediamo le sue funzionalità principali.
OltreTata si presenta come un motore di ricerca vero e proprio che attraverso un sistema di geolocalizzazione  aiuta i genitori a trovare la tata per i propri pargoli in città e vicino a casa. Ogni utente registrato è infatti collocato su una mappa (nazionale) che permette ad ognuno di trovare l’educatore nella propria zona.
La famiglia avrà così a disposizione, dopo aver selezionato l’area geografica di interesse, un ventaglio di offerta da cui estrapolare la tata che meglio risponde alle proprie necessità.
Le tate infatti che si candidano all’interno di OltreTata hanno la possibilità di creare un proprio profilo personalizzato inserendo foto, età, anni di esperienza con i bambini, titolo di studio, curriculum, disponibilità settimanali e referenze (lasciate dai genitori per i quali gli educatori hanno lavorato in passato) e quindi promuovere la propria professionalità, per farsi conoscere e per mettersi in contatto con i genitori della propria città.

Oggi OltreTata conta già oltre 8.000 educatrici iscritte da tutta Italia. Tutte le informazioni inserite all'interno del sito vengono singolarmente e quotidianamente controllate dal team di OltreTata che si occupa, in caso di problemi, di contattare educatori e/o genitori.

Ma come si entra in contattato con la tata, la baby sitter…? Lo chiediamo ad  Amelia Salomone che gentilmente si è prestata per questa intervista. “La privacy è alla base del servizio: è estremamente importante garantire la sicurezza dei dati sensibili (cognome, numero, indirizzo, mail, …) degli utenti. Per questo motivo nessun dato sensibile (di educatori o genitori) viene reso pubblico. Sono visibili solo il nome dell’educatore, la foto, l’età,  la città, le disponibilità settimanali e il curriculum.Non sono invece visibili le informazioni di contatto”.
“Per mettersi in contatto con le educatrici, quindi, i genitori possono scrivere gratuitamente un annuncio di lavoro al quale le ragazze della zona potranno candidarsi – contunua Salomone -. Solo dopo una prima scrematura, il genitore potrà precedere al contatto definitivo attraverso gli abbonamenti che mettiamo a disposizione. Inizialmente offriamo anche un abbonamento di prova gratuito che permette al genitore di contattare fino a 3 educatrici nell'arco di 10 giorni. La formula dell’abbonamento è quello che ci permette di garantire un alto profilo del servizio offerto e selezionare così gli utenti realmente interessati a contattare le educatrici per scopi lavorativi. Al contrario, agli educatori non è permesso contattare i genitori, questo perché causerebbe con ogni probabilità, soprattutto nelle grandi città come Milano dove ci sono oltre 1.200 educatori, un collasso della linea telefonica della famiglia interessata!”.

Da pochi giorni  il motore di ricerca è affiancato da un secondo servizio: una piattaforma e-commerce flash sales  www.oltretatashop.it in cui i genitori potranno acquistare prodotti per mamme a bambini a prezzi scontati per un periodo di tempo limitato e con consegna a domicilio. Alcuni esempi? Pannolini, sedie, seggiolini, cuscini, babymonitor e tanto altro!


L'obiettivo di Oltre Tata è quello di creare un network sicuro intorno alle famiglie, al quale i genitori possano fare riferimento in tutte le singole fasi della crescita dei loro bambini.

08 novembre, 2013

RecyFun, riciclare divertendosi

Spesso a casa ci ritroviamo con dei rifiuti che non sappiamo esattamente come differenziare e, nel dubbio, lo gettiamo nell'indifferenziata. Penso che questo capiti un po' in tutte le case degli italiani anche se l'Italia, in tema di riciclaggio, ne esce come una nazione molto virtuosa. Infatti, secondo alcune ricerche di mercato, nel nostro Paese il 25% dei rifiuti che potrebbe essere differenziato finisce nell'indifferenziato. Nel resto d'Europa le percentuali sono invece più alte. 

L'impegno per mantenere e migliorare questa nostra sensibilità in tema di riciclo, è quello di abbassare ulteriormente quel 25%. Obiettivo che potremmo facilmente raggiungere se avessimo a disposizione ancora più informazioni che ci indichino precisamente come differenziare un rifiuto. A darci una mano in questo compito ci pensa Stefano Mastella, fondatore di RecyFun, che ho avuto il piacere di conoscere nel corso della fiera milanese Smau e che volentieri mi ha illustrato il suo progetto.
"RecyFun nasce da una mia idea ed esigenza. In famiglia ho infatti il compito di buttare e riciclare i rifiuti. Pensando al bene delle mie piccole figlie mi sono detto: perché non trasformare il riciclo e il riuso in un gioco utile? Abbiamo quindi pensato una piattaforma che aiuti chi deve riciclare a farlo in modo corretto, che permetta di giocare con il riciclo e nel contempo coinvolga tutta la famiglia" spiega divertito Stefano Mastella. 

Il servizio RecyFun opererà attraverso il sito Web, ma è stata pensata anche un' app per smartphone e tablet "che forniranno - prosegue il fondatore - le informazioni per riciclare in modo corretto e premieranno gli utenti e le famiglie che lo faranno. I vari membri della famiglia potranno così giocare con attività adatte ad ogni età o anche insieme per imparare e prendere coscienza del corretto modo di riciclare e riusare". 

Al momento l'applicazione è in fase di test nella provincia di Brescia, ma antro la prima metà del 2014 RecyFun verrà distribuita secondo le previsione di Stefano Mastella su tutto il territorio italiano. "Poi speriamo di riuscire a esportarla in Europa ed oltre" auspica Mastella. 


Non ci resta allora che attendere l'evoluzione di questo progetto che personalmente trovo utile e sicuramente divertente per tutta la famiglia!

07 novembre, 2013

Ragazze doccia. Riflessioni di un genitore

Se sei genitore come me certe notizie ti toccano in particolar modo e non riesci a fare delle ironiche battute...
Ammetto che quando ho ascoltato l'intervista al direttore del reparto di pediatria dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano, Luca Bernardo, sul fenomeno delle «ragazze doccia» mi si è accapponata la pelle. 
Mamma mia cosa stiamo combinando. Tutto questo marketing, tutti questi messaggi sbagliati, tutta questa superficialità, tutta questa velocità....
Sì sì io do la colpa a noi che ci facciamo abbindolare delle grandi multinazionale che ci manovrano come burattini...

Chi dice ai giovani che è necessario avere tutto oggi per sopravvivere, chi dice ai nostri giovani che bisogna avere i soldi per vivere meglio? Chi dà tutto ai nostri figli??? Eh, chi?

Ma perché noi genitori dobbiamo per forza dire "eh cosa fai non gli dai il telefonino, lo hanno tutti..." Sì ma se io e un altro genitore non diamo il telefonino ai rispettivi figli saranno poi già in due a non averlo...Siamo noi a dover cambiare...svegliamoci!

E parlo anche per me stessa, anch'io a volte cado in queste trappole dove tutti dobbiamo essere dobbiamo avere per essere accettati...ma accettati da chi?!?!
Perché dobbiamo dare così importanza al voler essere a tutti i costi affermati nella società, etichettati!?

Lavoro nel marketing e so di cosa sto parlando...ma bisogna saper distinguere, si può fare del marketing mantenendo sempre i propri principi morali. Magari non sarò ricca ma almeno ho la coscienza pulita e so di aver contribuito a qualcosa di giusto!

04 novembre, 2013

I vizi degli studenti tassati per finanziare la scuola

Nuove tasse e nuove accise sui vizi dei giovani studenti. E' la proposta nell'emendamento del Pdl che porta la firma di Giancarlo GalanRenato Brunetta, per raccogliere nuovi finanziamenti per la scuola.
In discussione alla Camera, la maxi tassa prevista per filtri e cartine che fissa l'Iva al 58,5% sicuramente farà ribollire il mondo giovanile ma potrebbe portare anche a una riflessione: rinunciare a qualcosa di dannoso per la loro salute per avere in cambio una scuola che funzioni.

L'emendamento però non si ferma solo alla sigaretta fai-da-te. Infatti nel decreto anche la proposta di aumentare le accise sulla birra, altro prodotto "cult" delle nuove generazioni che prediligono una media bionda rispetto alla bibita gasata.

Devo ammettere che trovo la riforma educativa anche se i giovani non saranno pienamente d'accordo!


29 ottobre, 2013

Educazione sessuale a scuola

Poco più che 13enni parlano di sesso smaliziati e in totale libertà. Ma in realtà, all’atto pratico provano le stesse vergogne e imbarazzi e, soprattutto, la stessa ineducazione dei loro coetanei di due decenni fa. E’ questo il quadro emerso da una ricerca italiana condotta su circa 5mila diciottenni e recentemente discussa nel corso del congresso della Società Italiana di Urologia, nell'ambito della presentazione della nuova campagna educativa Pianeta Uomo promossa dalla SIU stessa.

Nonostante in rete e sui media televisivi  i ragazzi e le ragazze abbiano già visto di tutto, l’indagine ha rilevato che ben il 28% degli adolescenti non ha mai comprato un preservativo e solo 1 su 3 lo usa sempre durante i rapporti sessuali.
Inoltre fa specie sapere che la maggioranza di coloro che utilizzano il profilattico lo fa solo per evitare gravidanze indesiderate: solo 7 ragazzi su 100 sanno che è il metodo principale per prevenire le malattie trasmesse sessualmente.

Nei decenni scorsi davanti forse alle stesse percentuali non ci si stupiva più di tanto, perché i giovani di allora sapevano di non sapere, ma oggi con tutto quel popò di roba che si legge, si vede e si scopre sul sesso attraverso Internet e via dicendo non si può dire che i nostri giovani non siano informati.

Cosa allora non funziona? Sono forse male-informati? Come mai il 73% dei ragazzi (il 73%) non sa citare neppure le principali malattie trasmissibili sessualmente?

A fare qualcosa ci prova la Società Italiana di Urologia avviando il progetto educativo Pianeta Uomo. Un’iniziativa rivolta alla famiglia, alla scuole e alle istituzioni  per sensibilizzare gli uomini sui temi del benessere, anche sessuale.
Un percorso fatto di incontri con insegnanti, studenti e genitori, per affrontare con gli esperti  temi come la prevenzione, l’educazione sessuale, la vita di relazione e i rapporti all’interno della famiglia.

Il progetto non si prefigge tanto di insegnare l’atto fisico, ma di educare il ragazzo alla relazione con l’altro,  con sé stesso e la propria sessualità.
Mentre le ragazze a 18 anni sono più consapevoli e mature rispetto alla propria sessualità, i ragazzi stentano ancora a prendersi cura di sé rivolgendosi ad uno specialista. Infatti solo il 13% dei ragazzi sanno chi sia l’andrologo, specialista che invece dovrebbe essere consultato come il ginecologo per le ragazze.
Purtroppo lo studio della SIU conferma che 1 giovane su 3 ha una malattia andrologica che  in pochi minuti può essere diagnosticata e risolta bene senza conseguenze, intervenendo da giovani; trascurarle invece può significare andare incontro a problemi futuri non da poco, dalla sterilità alle disfunzioni sessuali.
Tante volte per vergogna o per pudore le mamme lasciano correre arrivando in molti casi all'adolescenza del ragazzo senza che sia mai stato realmente visitato. Quattordicenni che non vanno dal pediatra, non vanno dal medico di famiglia né tanto meno dall’andrologo. A questa età un punto di riferimento però potrebbe essere per il ragazzo il proprio padre che deve essere, oggi come oggi, aperto e disponibile ad ascoltare i figli facendo capire loro che bisogna  chiedere un consiglio al medico quando si ha il dubbio che qualcosa non vada per il verso giusto. Invece i ragazzi spesso finiscono con chiedere consiglio al Web esponendosi però a enormi rischi.


L’introduzione dell'educazione sessuale come materia scolastica fin dalla fine della scuola primaria potrebbe essere il primo passo per rendere più consapevoli i ragazzi della propria sessualità e argomento di confronti anche in famiglia.

25 ottobre, 2013

Colazione per tutti...o quasi

La prima colazione per i bambini inglesi è quasi diventata un' utopia a causa dello stato di povertà che colpisce alcune famiglie. A confermare sono dei racconti di maestre e i dati delle principali associazioni benefiche inglesi che forniscono i pasti caldi alle persone disagiate.

Ma oltre 8mila bambini sparsi in 242 scuole della Gran Bretagna possono fortunatamente assaporare ciambelle, porridge, succo d’arancia e cereali grazie agli operatori di Magic Breakfast, un ente no profit che rifornisce ogni mattina negli edifici scolastici la colazione ad almeno un 40% di alunni che non possono fare colazione a casa per mancanza di soldi. Secondo Magic Breakfast circa tre milioni e mezzo di bambini inglesi stanno crescendo in povertà, e uno su quattro può mangiare solo un pasto caldo al giorno.
Un dato confermato anche dal Mirror che, secondo un’indagine condotta su 1.700 insegnanti e addetti alle mense scolastiche sparse sul territorio, ha rilevato che negli ultimi due anni il numero di bambini che arrivano a scuola senza aver fatto un’adeguata colazione è aumentato.

La colazione è un pasto fondamentale per iniziare con grinta la giornata. Questo non è solo un claim pubblicitario, infatti molti studi e ricerche hanno dimostrato che i bambini che saltano la prima colazione  hanno un calo del  rendimento scolastico, mostrano meno capacità mnemoniche, di sintesi e di apprendimento rispetto ai compagni che invece fanno una regolare prima colazione. 

Per educare bambini e genitori a un consumo sano e consapevole della prima colazione ci pensano alcune iniziative, come quella recentemente presentata in una scuola primaria del Comune di Barlassina, nell’hinterland milanese, la cui amministrazione in collaborazione con la società di ristorazione Giemme propone a turno a tutti gli alunni la “Coccolazione” fatta di pane, cereali, latte, té, biscotti, marmellata o miele, tutti ingredienti necessari per iniziare bene la giornata.

Ma questa non sarà per le strutture scolastiche di Barlassina un appuntamento unico. Nel corso dell’anno come ha dichiarato l’assessore all’Istruzione Piera Gaviraghi  si ripeteranno altri momenti in tema di educazione alimentare perché la scuola non è fatta solo di libri e di testi.

21 ottobre, 2013

Genitori Eco e Nidi sempre più green

Ridurre la produzione di rifiuti indifferenziati e nelle frazioni di vetro e plasticalegati alla gestione dei bambini nella fascia d’età 0-3 anni. E' questo l'obiettivo del progetto G.Eco - Genitori Eco recentemente presentato da Agenzia Innova21 e Cooperativa Stripes al bando 2013 “Costruire comunità sostenibili” della Fondazione Cariplo.

Le attività proposte nel progetto riguarderanno un percorso di formazione per l’acquisizione di buone pratiche relative alla cura del bambino in ottica “green”, che verrà proposto parallelamente a famiglie e asili nido.

Il progetto così co-partecipato è strutturato in modo da racchiudere la componente ambientale e quella educativa, indispensabili per una buona riuscita delle attività. Le competenze di Innova21 relative alla diffusione di una cultura di sostenibilità ambientale e i rapporti consolidati negli anni con il territorio della Brianza Ovest si coniugano infatti con l’esperienza di Stripes nella gestione di asili nido e nell’approccio alla prima infanzia. 
Il coinvolgimento dei Comuni, oltre ad essere un elemento chiave nel modo di operare dell’Agenzia, offre l’opportunità alle Amministrazioni locali di valutare quale tipo di vantaggio e di costi implichi una scelta decisiva a favore della promozione di un approccio sostenibile alla genitorialità. La riduzione dei rifiuti potrebbe infatti comportare una minore spesa per la raccolta e lo smaltimento degli stessi.

Parallelamente, le famiglie che aderiranno al progetto e seguiranno il percorso formativo implementando le buone pratiche proposte, potranno valutare l’investimento in termini di tempo di un approccio differente nella cura dei propri figli, e  compararlo con il risparmio economico che certe scelte comportano (ad es. l’utilizzo di pannolini lavabili o l’autoproduzione di pappe e detergenti per l’igiene intima).

“Teniamo molto alla buona riuscita del progetto, non solo per l’impatto delle azioni proposte sull’ambiente e sul territorio, ma anche per lo sguardo di attenzione alle generazioni future alla base dell’idea progettuale -afferma Simone Paleari, direttore di InnovA21: le risorse del pianeta sono limitate e l’ambiente va tutelato e preservato da un eccesivo depauperamento, soprattutto per garantire ai nostri figli una buona qualità della vita e un domani sereno. La sensibilizzazione di un target così specifico come i genitori di bambini 0-3 anni è in questo senso strategico, non solo per l’incidenza che i prodotti per l’infanzia hanno sulla produzione di rifiuti, ma anche per l’impatto sociale delle azioni proposte: la facilità con cui si creano legami nei primi anni di vita dei bambini favorirà infatti la diffusione e condivisione delle pratiche sul territorio, concorrendo così inoltre  a rinsaldare il senso di comunità locale. Ringraziamo Fondazione Cariplo che anche quest’anno ci dà l’opportunità di portare avanti il nostro impegno per l’ambiente e per la comunità”.

La ricerca dei genitori e degli enti sperimentatori è da oggi attiva.

Per informazioni:
Agenzia Innova21
0362/546210

info@agenziainnova21.org

18 ottobre, 2013

L'Università dei Genitori

C'è la scuola per diventare ingegneri, la scuola per diventare dottori, la scuola per diventare elettricisti, c'è la scuola per parrucchieri...ma una scuola per diventare e per come fare i genitori non esiste. 
Quella del genitore è una professione sempre con un contratto di apprendistato e senza certezze, tranne una: l'amore che si ha per i propri figli.

C'è però qualcuno che ha pensato di mettere in regola la professione del Genitore. Momenti di teoria per imparare a gestire la quotidianità con i propri figli. Per la pratica ci si ripone sulla buona volontà dello studente di eseguire tutti i compiti a casa.

Scherzosamente vi sto presentando questo interessante progetto di cui ne sono venuta a conoscenza per caso. Ad Arcore (ai confini di Monza) è nata infatti a settembre l'Università dei Genitoriorganizzata dall'Istituto Comprensivo di Arcore e dall'Università di Milano-Bicocca. Si tratta di una serie di corsi aperti anche ai non-genitori e ai non residenti per affrontare insieme ad alcuni esperti e confrontarci con altri genitori sugli aspetti educativi che quotidianamente ci troviamo ad affrontare per il bene dei nostri figli.

A novembre partirà il primo ciclo LE COSE DA GRANDI: Come parlare a bambini e ragazzi dei temi “difficili”  tenuto dal professore Raffaele Mantegazza.
Nel corso degli incontri proposti si cercherà di comprendere quali possono essere le parole e soprattutto i comportamenti per affrontare con i bambini (a partire dalla scuola dell’infanzia) e con i ragazzi i temi della sessualità, della morte, del confronto tra scienza e religioni, del razzismo e dell’antirazzismo. 

Il 2014 verrà invece inaugurato il secondo ciclo REGOLE E LIMITI a cura del professor Francesco Caggio che proporrà tempi di riflessione intorno al percorso, non semplice né scontato, che fa di un piccolo neonato progressivamente uno scrutatore del mondo che abita, un protagonista dello stesso e si spera un portatore attivo di futuro; che fare? 

QUI NON C’È CAMPO: Come interagire tra genitori e figli nell’era della comunicazione 2.0 è il terzo e ultimo ciclo introdotto dal professor  Pierangelo Barone e che si svolgerà da febbraio 2014 per cercare
 di attraversare i temi e i problemi che si impongono nella quotidianità familiare in rapporto alle potenzialità e ai rischi del web 2.0: sulle modalità comunicative e linguistiche; sulle dimensioni relazionali legate ai social network; sulla rilevanza dei contenuti dei video-giochi nell’immaginario infantile e adolescenziale 

CALENDARIO 

NOVEMBRE/DICEMBRE

LE COSE DA GRANDI
12.11.2013 Patate e piselli? La corporeità e la sessualità
19.11.2013 Perché si muore? La morte e il dolore
26.11.2013 Creati o evoluti? La scienza e le religioni
3.12.2013 Gli altri: nemici o amici? Il razzismo e il dialogo   


GENNAIO/FEBBRAIO

REGOLE E LIMITI
14.1.2014 Da bambino a cittadino 20.1.2014 Stare con loro, dal gioco al conversare 28.1.2014  Dare regole, si può? 04.2.2014  Qualche suggerimento per il futuro 

FEBBRAIO/MARZO

QUI NON C’È CAMPO
18.2.2014  Ma come parli? Linguaggi e comunicazione della screen generation25.2.2014 Amici? Relazioni e interazioni nei social network 04.3.2014 Video-ludens. Lo spazio del gioco dentro una consolle 11.3.2014 I Pieni e i vuoti. La gestione educativa della quotidianità 

E' prevista una quota minima di iscrizione (5 € per un corso, 8 € per due, 10 € per tre). I corsi si terranno nell'aula magna delle scuole medie di Arcore, via Monginevro. 
Per informazioni: info@raffaelemantegazza.com

17 ottobre, 2013

Da IKEA le nuove eco-vaschette contro lo spreco alimentare

Contro lo spreco alimentare, oggi anche IKEA lancia il suo messaggio “Compra solo quello che mangi, Conserva bene quello che compri, Non buttare quello che avanza” invitando i consumatori ad un impegno concreto nella vita quotidiana, per far sì che il cibo non finisca nella spazzatura.

Da qualche giorno infatti, in collaborazione con WWF, IKEA ha equipaggiato i suoi punti di ristoro di una nuova vaschetta d’asporto per il cibo che i clienti non riescono a consumare al ristorante. La vaschetta, biodegradabile e prodotta con cartoncino FSC, veicolando così il messaggio contro lo spreco alimentare a casa come fuori.


La vaschetta va comunque ad affincarsi all'attenzione del colosso svedese volta a scegliere per i propri ristoranti cibi che provengano da metodi di agricoltura biologica e da allevamenti nei quali si rispettino buone condizioni di vita degli animali.



Inoltre, sempre nell'ambito del progetto di sensibilizzazione contro lo spreco alimentare IKEA
ha coinvolto anche i propri collaboratori IKEA Food mettendo in campo alcune azioni per ridurre lo spreco alimentare nei ristoranti dei 20 punti vendita in Italia:
  • la revisione delle schede di produzione, al fine di aumentare l’efficienza dell’utilizzo delle risorse alimentari e ridurre al minimo gli avanzi e gli sprechi a fine giornata;
  • il “KPI Waste”, un indice che relaziona il quantitativo di cibo eliminato giornalmente in ogni negozio rispetto a quello acquistato, grazie al quale è possibile monitorare l’andamento degli “sprechi alimentari”; 
  • il catalogo di ricettazione, ovvero il disciplinare di produzione dove vengono accuratamente descritte tutte le grammature, le procedure di lavorazione e i porzionamenti del cibo, dal locale di produzione al piatto del cliente.
Infine affrettatevi tutti, perchè IKEA per chi riporta entro il 31 ottobre in negozio il vecchio catalogo IKEA riserva ricevere un omaggio con i consigli contro la cattiva pratica dello spreco alimentare.

10 ottobre, 2013

A Minoprio con Fiori&Colori

Come vuole la tradizione, anche quest'anno il parco botanico di Minoprio si tinge dei colori autunnali proponendo la manifestazione formato famiglia Fiori&Colori, in programma tutte le domeniche di ottobre.
Saranno molte le proposte di questa edizione tutte all'insegna del verde: piacevoli passeggiate immersi nella natura, per imparare i segreti del giardinaggio, visite alla serra tropicale, il giardino mediterraneo, l’orto didattico e, ancora, le collezioni arboree e arbustive del Parco.

Allestite anche diverse mostre per esaltare la bellezza delle produzioni ortofrutticole come la mostra di zucche, eduli e ornamentali, di svariate forme, colori e peso; la mostra pomologica, mele verdi, gialle e rosse, mele ornamentali, vecchie varietà, castagne, kiwi, azzeruoli, nespoli germanici, patate; la mostra “le api e i prodotti dell’alveare” e, poi, la mostra di pittura “ABSTRact. My life: an act in a dream” di Denise Mastel, pittrice e designer italiana, esponente dell'astrattismo moderno.

Ogni domenica è dedicata a una tematica in particolare:

Domenica 13 ottobre: GUSTARE I PRODOTTI DELLA TERRA: FORMAGGI E VIN
Domenica 20 ottobre: MINOPRIO SPOSI
Domenica 27 ottobre: HALLOWEEN


Info:
Fondazione Minoprio, Viale Raimondi 54 – 22070 Vertemate con Minoprio (CO)
Tel. 031 900135 - www.fondazioneminoprio.it - eventi@fondazioneminoprio.it

09 ottobre, 2013

Lodare i figli è giusto o sbagliato?

Lodare o non lodare i figli? C’è chi ritiene che possa essere dannoso c’è invece chi sostiene che è una pratica educativa molto importante per lo sviluppo emotivo del bambino.

Vediamo nel dettaglio, secondo alcuni esperti, il perché il troppo elogio è controproducente.  Lodare troppo i bambini, a loro avviso, rischia di trasmettere un messaggio negativo ossia che i bambini sono amati dai genitori solo e quando rispondono in modo consono alle attese degli adulti. Inoltre, elogiare sempre il bambino mina la fiducia in se stesso perché, secondo sempre gli esperti, alla lunga il compiere un’azione bella diventa solo un modo per essere apprezzati dall’adulto, generando nel piccolo la sensazione di essere sempre sotto giudizio e con l’ansia di essere sempre all’altezza di una determinata situazione.

Elogiare è essenziale è, invece, il credo di altri esperti di psicologia infantile. Infatti, a loro avviso la lode, l’approvazione è un bisogno umano fondamentale. Basti pensare a noi adulti quando ad esempio al termine di un lavoro che ci ha tenuti impegnati e costato magari anche dei sacrifici, ci faccia piacere ricevere un riconoscimento e un apprezzamento dagli altri. La lode va quindi vissuta come un incoraggiamento e non è corretto privare i piccoli del piacere di essere complimentati se hanno fatto un bel disegno o se hanno preso un bel voto a scuola.

La cosa importante è lodare i propri figli per l’impegno che hanno messo per compiere qualcosa affinché capiscano che le nuove sfide sono tutte opportunità per imparare e crescere.
In sostanza, elogiare sì ma nel modo corretto. Lodarlo sempre si rischia che faccia poi fatica ad accettare le sconfitte e gli errori da cui invece s’impara tantissimo. E proprio quando subiscono una sconfitta, compito del genitore è di rassicurarli offrendo loro il massimo sostegno di cui necessitano.

Elogi fatti al momento giusto e soprattutto mirati, così come i rimproveri che devono essere mirati al comportamento. E’ sbagliato dire al bambino “sei un bambino monello” è meglio invece dire “hai fatto una cosa monella, sbagliata” e dare sempre le motivazioni.


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30 settembre, 2013

Lo trovi su..."Il tuo pusher online"

Siamo a cavallo tra la fine degli anni 80 e l’inizio degli anni 90 quando ancora il Paninaro vero vestiva  Moncler, Durango, El Charro o Naj Oleari. Ed era sempre in quegli anni che noi giovincelli  si andava a vedere Top Gun oppure Sposerò Simon Le Bon (mi sto strappando ancora i capelli…) e poi si andava a mangiare da Burghy (di domenica pomeriggio, ben inteso).
Quelli della mia classe sicuramente si ricorderanno di questi eventi. E poi la sigaretta che faceva figo…e poi arriva il più pirletta della compagnia con la prima cannetta…chi sta male, chi se la prende bene e chi ci prende fin troppo gusto gusto e a cui non passano inosservate tutte le atre droghe dei tempi…le plegine, la coca, l’acido…
E oggi come allora ritroviamo nuovi giovani con le stesse nostre emozioni, gli stessi nostri desideri di trasgressione o semplicemente voglia di esplorare il mondo con nuovi occhi da maggiorenni o quasi.

E oggi come allora ci sono anche i nuovi sballi che se prima erano di nicchia ora sono diventati un po’ più di massa ed è quindi diventato ancor più un mercato appetibile da sfruttare al massimo per aumentare il proprio mala business.
E allora se vuoi mantenere vivo il tuo mercato devi essere sempre un passo avanti perché il tuo consumatore ti chiede sempre il meglio e allora non possiamo stupirci davanti al dato che negli ultimi cinque anni ha visto la creazione di 280 (duecentottanta!) nuove smart drug, ovvero droghe furbe!
Eh già avete capito bene 280 droghe nuove in cinque anni, vuol dire circa 4 droghe nuove al mese da provare. E che droghe, dalla cannabis sintetica alla più temuta ketamina dalla quale si possono poi ricavare diversi usi  perché essendo liquida, può essere iniettata, spruzzata su sostanze da fumare o diluita nelle bevande ed essendo inodore, insapore può essere facilmente somministrata all’insaputa del consumatore creandogli amnesia e renderla così vulnerabile agli abusi sessuali.
Ma ce ne sono tantissime,  khat, kratom, salvia divino rum,  tutte sostanze  vendute online e difficili da controllare. Droghe che vengono ordinate e pagate online e che vengono recapitate a domicilio attraverso i corrieri postali tradizionali.
Nel solo 2010, riporta il Corriere della Sera, ci sono stati 70 gravi casi di intossicazione acuta correlati all'assunzione di nuove sostanze psicoattive. Un fenomeno in crescita con rilevanti effetti sulla salute: problematiche psichiatriche correlate e vari disturbi d'organo, soprattutto renali, cardiaci e respiratori, aggravati dal contemporaneo uso di alcol e altre droghe.
Dietro a siti internet apparentemente innocui, dedicati ai prodotti da giardinaggio, ai ricambi d'auto o moto, ai rimedi per l'alito cattivo e persino all'acquisto di libri scolastici, si nascondo invece i venditori di queste nuove droghe e i consumatori hanno dai 15 ai 55 anni d'età e, secondo il comandante dei Nas, Cosimo Piccinno  « alcune aziende che le producono e le commercializzano sul web arrivano a incassare 500mila euro al mese».

Quindi occhi aperti genitori, il pusher è online!


27 settembre, 2013

Giovani agricoltori crescono. Al via Agricoltura Milano Festival

Il settore imprenditoriale agricolo giovanile italiano sta registrando negli ultimi anni una significativa crescita. Lo dimostrano i numeri con 58.663 aziende agricole guidate da imprenditori sotto i 35 anni. Di queste, circa il 70% opera in attività multifunzionali: si va dall’agriturismo alle fattorie didattiche, dalla vendita diretta dei prodotti tipici alla trasformazione aziendale del latte in formaggio, dell’uva in vino, delle olive in olio.

Proprio per favorire lo sviluppo di una nuova possibilità occupazionale per i nostri giovani, il 4 ottobre 2013, nel contesto della prima edizione di Agricoltura Milano Festival, i giovani imprenditori delle aziende agricole del Parco Agricolo Sud Milano e l’Associazione  giovani imprenditori agricoli (AGIA) racconteranno la propria esperienza di lavoro ai coetanei e a coloro che sono in cerca di nuovi sbocchi professionali. Il convegno “Agricoltura giovane: mi piace” si terrà alle ore 15:00 presso Urban Center, Galleria Vittorio Emanuele 11/12.

Agricoltura Milano Festival di scena dal 4 al 6 ottobre nella cittadina milanese e si propone come un’intensa tre-giorni di dibattiti, convegni, mostre e incontri volti a promuovere una maggiore conoscenza del tema agricolo e a valorizzare il ruolo centrale di Milano nel settore agroalimentare, a tutti gli effetti crocevia nazionale di flussi economici e produttivi.

Lo spreco alimentare sarà il tema centrale del Festival, ma la nuova iniziativa milanese dedicherà ampia attenzione anche al tema appunto dell’occupazione giovanile e approfondirà le crescenti opportunità professionali nel campo dell’agricoltura.

Agricoltura Milano Festival si propone quindi di affrontare le sfide che l’agricoltura giovane pone ai giovani imprenditori e vuole dare risposte e consigli per intraprendere una carriera nel settore. Non si parlerà solo di formazione universitaria ma anche al ruolo fondamentale degli interventi di politica economica a sostegno dei giovani in agricoltura.

Per visualizzare il programma completo del Festival clicca qui

24 settembre, 2013

La bufala del tonno radioattivo

E' una bufala. No, non mi sto riferendo alla mozzarella bensì all'ennesima bufala alimentare che in questi giorni ha fatto il giro della Rete. Questa volta sotto i riflettori il Tonno al naturale Coop, accusato di essere pescato nelle acque contaminate di Fukushima e quindi a rischio di contaminazione radioattiva.

Ovviamente non è vero perché analizzando l'etichetta, Coop identifica la zona di pesca quale la FAO 71, che sita esattamente nell’Oceano Pacifico Centro-Occidentale a migliaia di km dalla zona del disastro nucleare, identificata invece con la sigla FAO 61.

Quindi niente allarmismi ma continuiamo a consumare il tonno che tra l'altro secondo un recente studio della Oxford University gli omega-3 in esso contenuti sono un nutriente fondamentale per il nostro cervello favorendo, soprattutto nei bambini, un maggiore sviluppo delle funzioni cognitive.

Valori questi riscontrabili quindi anche nel pesce in scatola (e non solo in quello fresco) che forse per i palati un po' più giovani risulta essere più appetitoso e un'ottima base per preparare pietanze leggere e genuine.


Insomma, per adulti e bambini, il pesce è un toccasana per la salute generale del nostro cervello. 

20 settembre, 2013

Piccoli boschi crescono

Bovisio Masciago, una piccola cittadina con poco meno di 16mila abitanti e a pochi kilometri da Milano, si sta facendo promotrice di un progetto esemplare che ha voluto denominate "Boscoincittà". Un progetto nato con il contributo dell'ERSAF, Ente Regionale per i Servizi all' Agricoltura e alle Foreste e dell'Agenzia InnovA21 per lo Sviluppo Sostenibile, con l'intento di aumentare il valore naturalistico ecologico e paesaggistico del parco pubblico sito in Via Superga. Il progetto, allo studio da più di un anno, prevede la piantumazione di nuove specie autoctone vegetali, per eliminare specie vegetali esotiche e aumentare la presenza di specie arbustive  che con i propri fiori e frutti potranno richiamare e ospitare una varietà più ampia di specie animali, soprattutto di uccelli e farfalle.

Presto vedremo quindi sui cieli della cittadina numerose varietà di uccelli, dal Rondone alla Capinera, dallo Scricciolo alla Cinciarella e, ancora, specie più selettive come il Picchio verde, il Picchio rosso maggiore,il Pettirosso e il Pigliamosche.
Con l'ampio  “Butterfly garden”, così l'hanno voluto battezzare i patrocinatori del progetto, non mancheranno poi numerose e variopinte i farfalle.

Il tutto circondato da un percorso pedonale in calcestre, dotato di panchine e cestini.
Ma non solo, Boscoincittà punta a diventare nei prossimi anni un punto di riferimento per la didattica nelle scuole.  Verrà infatti attrezzato con pannelli informativi e didattici, oltre che per le osservazioni astronomiche.


Non mi resta che augurare buon lavoro e che tale progetto faccia da modello anche a quei paesi che invece non valorizzano ancora il più importante patrimonio umano: il Pianeta.