27 maggio, 2013

Medaglia d'oro alle mamme italiane: sono le più vecchie

Pubblicato il Rapporto Europeo sulla salute materno-infantile Euro-Peristat che ha preso in esame: mortalità infantile, gravidanze plurime, parti cesarei fecondazione assistita, età delle madri al parto in 29 Paesi europeiL'Euro-Peristat è stato coordinato in Italia dall'U.O. di Epidemiologia dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, in collaborazione con il Ministero della Salute e l'Istat.

Sul podio con medaglia d'oro l'Italia che risulta essere il Paese europeo con le mamme più vecchie: ben il 34,7% supera i 35 anni al momento del parto. Seguono la classifica le spagnole (29,5%) e le irlandesi (27,9%). Medaglia d'argento invece per quanto riguarda i parti cesari (38%) soltanto seconda a Cipro che "vanta un oro"  con il 52%. 
Dai dati emersi il nostro Paese rispetto al 2004 registra una positiva riduzione dei bambini nati morti (da 3,7  a 2,4 per 1000 a partire dalle 28 settimane di età gestazionale), della mortalità neonatale (da 2,8 a 2,5 per 1000 nati vivi) e di quella infantile (da 4 a 3,4 per 1000). 

Bambini, psicofarmaci e lobby farmaceutiche

Un'importante denuncia  la manifestazione contro l’istituzionalizzazione dei bambini che il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani ha organizzato a Brescia sabato scorso e che ha visto la partecipazione di centinaia di mamme, papà, attivisti, operatori e cittadini preoccupati della direzione in cui sta andando la psichiatria e la tutela minorile in Italia. 

Ecco i dati pubblicati dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani: 70 bambini all’anno sottoposti a trattamento sanitario obbligatorio, 6.000 bambini all’anno ricoverati in psichiatria, 40.000 bambini in strutture residenziali per minori, più di 60.000 bambini trattati con psicofarmaci.

Dati assolutamente allarmanti. Ma cosa sta quindi succedendo? In Lombardia sono previsti due reparti psichiatrici per minori, di cui uno già pronto ma non ancora aperto. Recentemente Merano ha visto l’apertura di un nuovo reparto e altri sono in via di realizzazione. 
Ma non è forse meglio prevenire i disagi minorili anziché pensare di ricovero e di istituzionalizzazione? Chi trae vantaggio da questa schiera di bambini istituzionalizzati?

Nel documento del 2009 “Psicofarmaci e minori: tra abuso e disinformazione” pubblicato da Roberta Angelilli, attuale Vicepresidente del Parlamento Europeo, si affermava che in Italia i bambini che assumevano psicofarmaci erano tra i 30.000 e i 60.000. E recentemente Giuseppe Mele, presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri, ha denunciato un aumento del consumo di psicofarmaci in età giovanile. Nel suo documento del 2009, l’onorevole Angelilli denunciava che “accade di frequente che un bambino o un ragazzo in difficoltà venga trattato con psicofarmaci solamente perché non vi sono le necessarie conoscenze pedagogico-educative per aiutarlo a superare le proprie difficoltà comportamentali.” 
Sembra che la denuncia dell’onorevole non sia stata presa in considerazione dato che si va verso la medicalizzazione e l’istituzionalizzazione, invece di puntare a un miglioramento delle conoscenze pedagogico-educative. Non è che questa tendenza è sorretta dalle lobby delle case farmaceutiche, della psichiatria istituzionale e organicista e delle strutture residenziali per minori, sostenute, queste ultime, dalle gerarchie ecclesiastiche e dei potentati della sotto politica religiosa?
Lobby psichiatriche e farmaceutiche che stanno organizzando guarda caso il IV Congresso Mondiale “Il disturbo ADHD dall’infanzia all’età adulta” che si terrà dal 6 al 9 Giugno a Milano. E guarda caso chi sono gli sponsor?... Shire AG; Eli Lilly and Company; MEDICE Arzneimittel Pütter GmbH & Co. KG, SensoDetect AB (publ), Vifor Pharma e Wisepress Ltd. 
Mentre nel resto del mondo le prescrizioni di psicofarmaci stanno aumentando in modo esponenziale con milioni di bambini trattati, in Italia l’aumento delle somministrazioni di psicofarmaci ai bambini non è mai decollato grazie anche ad alcune campagne informative e alla capacità critica del popolo italianoQuindi,  secondo il Ccdu la scelta di Milano non è casuale ma è diretta ad aprire il nostro vasto mercato potenziale...quando il potere prende il sopravvento sulla ragione!!!

24 maggio, 2013

A Ferrara Eco&Food 2013


Alimentazione, informazione e clima. Saranno questi i temi affrontati nel corso della seconda edizione di Eco&Food, la kermesse legata al cibo biologico, allo sviluppo sostenibile e rispettoso dell'ambiente e del territorio, iniziata oggi e che animerà la città di Ferrara fino al 26 maggio

Una tre giorni ricca di eventi culturali, di dibattiti e di tanto buon cibo bio e local e che intende avvicinare le tematiche ambientali e bio anche ai non addetti ai lavori, portando nel ferrarese figure di rilievo del dibattito ambientalista nazionale.

Tanti gli incontri: Filippa Lagerback (Che Tempo che Fa) che presenterà il suo manuale sulla bicicletta, mentre Luca Bonaccorsi (alias Mr. Green e marito di Geppi Cucciari) racconteranno le loro esperienze green e la necessità del mondo dello spettacolo di mettere l'ambiente al centro.
Firme prestigiose del giornalismo green de La Stampa, Il Fatto Quotidiano, Virgilio Go Green e Greenstyle discuteranno del complesso rapporto tra media ed emergenza ambientale in Italia.
Andrea Poggio Presidente di Legambiente presenterà il suo ultimo libro e discuterà con i cittadini di mobilità sostenibile.

Grande spazio all'alimentazione sostenibile con l'importante tavola rotonda sul biologico curata da Camilla Minarelli, giornalista di Largo Consumo e poi tanti eventi food, con la pasta di canapa, la pizza biologica, aperitivi, e la biciclettata sui luoghi del Bio a Ferrara e dintorni, per godersi il verde urbano di maggio e i sapori della natura. 

Spazio anche al divertimento con la folle gara delle ELEKTRO BIKE a scatto fisso: i concorrenti in gara tra loro alimenteranno il dj Set di musica ...electro ovviamente! 

Pannolini riciclati al Parco Pampers

Nascerà a Ponte nelle Alpi, Comune riciclone d'Italia, il primo parco giochi per bambini realizzato con pannolini riciclati. Il "Parco Pampers" costituisce l'anello finale del progetto sperimentale per il riciclo dei pannolini usati, ideato e brevettato da Fater, e reso possibile grazie alla partnership virtuosa con il Comune di Ponte nelle Alpi (BL) e il Centro Riciclo Vedelago (TV). "ll nostro sogno è costruire valore da ciò che viene considerato normalmente un problema – ha dichiarato il Direttore Generale di Fater, Roberto Marinucci -. Il parco giochi che abbiamo voluto donare ai cittadini di Ponte nelle Alpi rappresenta il primo vantaggio tangibile generato dal progetto di riciclo del pannolino e testimonia come sia possibile coniugare prodotti performanti, ambiente e beneficio per la comunità". 

Piano piano arriviamo a riciclare tutto...era meglio però iniziare prima. Invece tutto un tratto ci siamo accorti che il Pianeta stava soffrendo...

23 maggio, 2013

Anche la scuola verso EXPO 2015

Il mondo scolastico si prepara a essere protagonista di EXPO 2015 e in particolare del Padiglione Italia che sarà ispirato all’idea del Vivaio, per far germogliare giovani talenti. Al recente convegno La scuola verso l’Expo 2015 è stato presentato il Comitato Scuola EXPO e i valori, le riflessioni e le possibilità che l’Esposizione Universale, che si terrà a Milano nel 2015 sul tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, offre al mondo della scuola.
Il Comitato Scuola Expo, costituito dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, in accordo con il Ministero dell’Università e della Ricerca e la società Expo 2015 S.p.A., intende promuovere e coordinare le iniziative degli istituti scolastici sulle tematiche dell’Evento. Presieduto dal Direttore Francesco de Sanctis, vede anche la partecipazione dell’USR Piemonte, dei rappresentanti del MIUR e della struttura del Commissario Generale di Sezione per il Padiglione Italia Expo 2015, Diana Bracco. 

“Le idee e i progetti a cui le scuole della Lombardia stanno già lavorando e lavoreranno in vista di EXPO 2015 - afferma il Direttore Generale dell’USR Lombardia, Francesco de Sanctis – costituiscono un segnale importante da parte della Scuola lombarda. Il nostro obiettivo è quello di stimolare, valorizzare, mettere in rete e arricchire le proposte degli istituti, elaborando nuovi modelli di presenza all’interno dell’evento EXPO. Punteremo ad una informazione consapevole, ad una partecipazione attiva e diffusa sul territorio, alla valorizzazione delle buone pratiche, con l’intenzione di andare oltre il semplice concetto di evento e stimolare, invece, l’originalità culturale e la passione educativa delle scuole. Expo sarà un modo per dare spazio alle idee dei giovani su temi strategici per il loro futuro e di importanza globale come alimentazione ed energia.  Sono certo che i nostri studenti daranno prova di competenze, capacità innovative e creatività, campi in cui hanno sempre dimostrato di sapersi esprimere al meglio, guidati dai loro docenti”. 

Per Diana Bracco, Commissario Generale di Sezione per il Padiglione Italia: “Il concept di base del Padiglione Italia si snoda intorno al concetto di Vivaio: uno spazio che aiuti i progetti e i talenti a germogliare, offendo soprattutto ai giovani terreno fertile e nutrimento vitale. La scuola in una manifestazione culturale e internazionale di questa dimensione avrà un ruolo importante, anche perché saprà sicuramente mettere in campo le migliori energie d’immaginazione e progettualità presenti nel mondo dei giovani.”

“Se EXPO, come recita il BIE (Bureau International des Expositions) suo Ente organizzatore, è una Esposizione internazionale di natura non commerciale ma educativa – ha osservatoRiccardo Garosci, presidente del Comitato nazionale Miur Exposcuola 2015 - è soprattutto al mondo scolastico che devono essere dedicate le maggiori attenzioni, in chiave di informazione e di formazione. La scelta del tema vincente dell’Italia nella fase di candidatura, (l’alimentazione e la nutrizione), richiede anche il coinvolgimento dei ragazzi perché una migliore conoscenza di questi temi può migliorare la loro salute e aumentare la cultura e la passione verso questi temi che possono poi far parte delle loro successive scelte scolastiche e lavorative”.

03 maggio, 2013

Funland, il Luna Park virtuale tutto in inglese


Se i vostri figli sono già proprietari di uno smartphone proponetegli una giornata al Luna Park! Infatti non manca proprio nulla nel Luna Park virtuale di Funland, il nuovo gioco del dipartimento dell'Università di Cambridge per aiutare i ragazzi a praticare la loro capacità di lettura e di ascolto dell’inglese. I giocatori devono controllare la ruota panoramica, schizzare i clown e raccogliere premi virtuali lungo il percorso, tutto rigorosamente in lingua inglese. I compiti sono progettati appositamente per essere adeguati ai livelli A1-B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (CEFR).

Il gioco è stato sviluppato da Cambridge English Language Assessment in collaborazione con matmi - un premiato studio di produzione digitale. Secondo Sarah Ellis, Teacher Support Manager di Cambridge English Language Assessment in Italia “il gioco è un modo divertente per far raggiungere ai bambini il livello B1 del CEFR che è sempre di più il livello che le scuole in tutto il mondo dovrebbe raggiungere al momento di lasciare la scuola”.

Funland è disponibile su App Store e Google Play per il download gratuito.

Funland è il terzo gioco online reso disponibile dagli esperti dell’Università di Cambridge, si affianca a Monkey Puzzles e Academy English.