Spesso a casa ci ritroviamo con dei rifiuti che non sappiamo
esattamente come differenziare e, nel dubbio, lo gettiamo nell'indifferenziata.
Penso che questo capiti un po' in tutte le case degli italiani anche se
l'Italia, in tema di riciclaggio, ne esce come una nazione molto virtuosa. Infatti, secondo alcune ricerche di mercato, nel nostro Paese il 25% dei rifiuti che
potrebbe essere differenziato finisce nell'indifferenziato. Nel resto d'Europa
le percentuali sono invece più alte.
L'impegno per mantenere e migliorare questa nostra sensibilità in tema di riciclo, è quello di abbassare ulteriormente quel
25%. Obiettivo che potremmo facilmente raggiungere se avessimo a disposizione ancora più informazioni che ci indichino
precisamente come differenziare un rifiuto. A darci una mano in questo compito
ci pensa Stefano Mastella, fondatore di RecyFun, che ho avuto il piacere di
conoscere nel corso della fiera milanese Smau e che volentieri mi ha illustrato
il suo progetto.
"RecyFun nasce da una mia idea ed esigenza. In
famiglia ho infatti il compito di buttare e riciclare i rifiuti. Pensando al
bene delle mie piccole figlie mi sono detto: perché non trasformare il riciclo
e il riuso in un gioco utile? Abbiamo quindi pensato una piattaforma che
aiuti chi deve riciclare a farlo in modo corretto, che permetta di giocare con
il riciclo e nel contempo coinvolga tutta la famiglia" spiega
divertito Stefano Mastella.
Il servizio RecyFun opererà attraverso il sito Web, ma è stata pensata anche un' app per smartphone e tablet "che forniranno - prosegue il fondatore - le informazioni per riciclare in modo corretto e premieranno gli utenti e le famiglie che lo faranno. I vari membri della famiglia potranno così giocare con attività adatte ad ogni età o anche insieme per imparare e prendere coscienza del corretto modo di riciclare e riusare".
Al momento l'applicazione
è in fase di test nella provincia di Brescia, ma antro la prima metà del 2014
RecyFun verrà distribuita secondo le previsione di Stefano Mastella su tutto il
territorio italiano. "Poi speriamo di riuscire a esportarla in Europa
ed oltre" auspica Mastella.
Non ci resta allora che attendere l'evoluzione di questo progetto
che personalmente trovo utile e sicuramente divertente per tutta la famiglia!
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