26 novembre, 2013

Dietro a una vignetta il tratto di un artista

Ecco la "Cernuschi family"
disegnata da Claudio Cernuschi
“Bella domanda...penso utilizzerei degli animali, magari una famiglia di orsetti che come idea può apparire scontata ma... a fare la differenza sarebbe la storia o le storie e...il mio stile”. Risponde così Claudio Cernuschi, illustratore di libri per bambini e fondatore di Disognando, alla mia domanda su come racconterebbe a fumetti la famiglia di oggi. Una famiglia di orsetti, come tante, ma che a fare la differenza sono semplicemente i valori che ognuna di essa può trasmettere al suo interno e alla società. E Claudio Cernuschi è così, uno di tanti che, devoto al suo talento, riesce a dare con il suo stile e il suo tratto speciale un’anima ad ogni suo personaggio coinvolgendolo in storie fantastiche. “Ho sempre amato disegnare, da piccolo riempivo decine di quaderni con fumetti disegnati a biro inventando storie e personaggi fantastici...trasformare questa mia passione in lavoro è sempre stato il mio sogno”. E così è stato. Oggi Claudio Cernuschi è un illustratore bravissimo e un maestro anche se, come lui stesso confessa, “questa definizione mi suona ancora molto strana”.  
Claudio Cernuschi coltiva così il suo talento fin da giovane “ho fatto tanta “gavetta” cercando di adattare sempre il mio tratto e il mio modo di disegnare a stili molto differenti tra loro...ho disegnato da Stilton a Bugs Bunny, dai personaggi Kellogg’s a quelli Lindt, dai rebus per l’enigmistica alla progettazione di aree gioco ma anche vetrate natalizie e menù per ristoranti...mettendoci sempre del “mio” in ogni cosa che ho illustrato”. A fine di ogni lavoro dopo un primo momento di compiacimento inizia una profonda autocritica trovando “sempre qualcosa che avrei potuto realizzare meglio….rimane però immensa la soddisfazione per essere riuscito ad illustrare con il mio stile e creare storie o situazioni quasi completamente “mie”, non è facile ma per questo è ancora più bello”.

Ma c’è un’altra soddisfazione ancora più grande per Claudio e che realizza attraverso il suo laboratorio di fumetto Disognando. “Un laboratorio nato su richiesta di molti bambini che frequentando i miei corsi nelle scuole chiedevano come fare per imparare a disegnare i personaggi dei cartoni più amati...da qui l’idea di organizzare corsi veri e propri (divisi per fascia d’età e capacità) dove insegnare le tecniche base del disegno e soprattutto divertirsi a creare storie e illustrazioni di ogni genere. Lavorare con i bambini e vedere la passione che ci mettono nel disegno è una grande soddisfazione. Ma lavoro molto bene anche con gli adulti perché, si sa, la fantasia non ha età!”

21 novembre, 2013

La Grande scuola per i piccoli

Lo scorso 9 novembre si è svolto a Verona il Convegno Nazionale "La grande scuola per i piccoli" promosso dal magazine Scuola dell'Infanzia e rivolto a tutti coloro che lavorano nella e per la scuola.

La giornata è stata un'occasione ricca di aggiornamenti e di confronti su temi importanti che riguardano il mondo della scuola materna nell'attuale contesto sociale.
Tra le numerose tematiche portate ad argomentare anche Quale professione per la scuola dell'infanzia oggi su cui sono intervenuti Giusi Messetti, Università degli Studi di Verona e Sante Redi Di Pol, Università degli Studi di Torino, Presidente nazionale FISM.

Nel corso delle sessioni parallele si è inoltre parlato di Discorsi e parole, quindi dello sviluppo e del potenziamento della competenza lessicale e quali attività per favorire lo sviluppo fonologico nella scuola dell'infanzia. Molta attenzione è stata posta anche alle tematiche di integrazione e di intercultura per il quale è stato illustrato il progetto I giochi della terra, un percorso nato dall’esigenza di potenziare le relazioni all’interno dei gruppi di bambini di 4 anni, facilitando l’espressione e la comunicazione tra i bambini in una realtà che vede insieme tante culture e linguaggi diversi.  Il percorso ha messo al centro l’esperienza con la “scatola azzurra” , contenente terra, conchiglie, sassi, ramoscelli…e con tanti elementi del mondo  naturale e artificiale. Attraverso il gioco con la terra e gli altri materiali i bambini compiono in modo naturale attività di vario tipo: percettive, sensoriali, emozionali, costruttive, cognitive e narrative. Il gioco stimola i bambini a mettersi in relazione tra di loro e a cooperare. 

Interessante anche il percorso presentato in tema di salute e di benessere dove è stato portato a titolo d'esempio il progetto La salute nella valigia di Tiziana Meneghello, insegnante in una scuola dell'infanzia statale di Rovigo e collaboratrice Giunti Scuola. Un percorso pensato per portare i bambini a comprendere il valore della salute e del benessere, per stare bene con sé stessi, con gli altri, con l’ambiente. E' possibile scaricare il progetto La salute nella valigia a questo link.

Ma si è parlato anche di Musica e di danza e di conoscenza del mondo con la presentazione di interessanti esperienze come L'Orto nella Scuola come “punto di vista” del mondo.

Per scoprire tutto quanto è emerso nel corso del convegno è possibile andare a questo link e scaricare il materiale di interesse.

19 novembre, 2013

OltreTata: motore di ricerca per tate e genitori

Oh no la bimba ha la febbre…”caro, puoi stare oggi tu a casa a curare la bambina che ho una riunione importante in ufficio fissata ormai da settimane…non posso proprio mancare…”.
Quante volte vi è capitata una situazione simile? A me un sacco di volte e non avendo nonni vicini a disposizione, spesso le mie ferie e quelle di mio marito finivano col consumarsi così. Un disagio per tutti, compreso per il datore di lavoro!

Trovare una tata disponibile solo all’occorrenza non è semplice, tantomeno trovare una tata di cui ci si possa fidare. Un problema questo che ha sollecitato proprio un’educatrice a trovare per le famiglie una soluzione. Così nel 2011 a Cesena nasce il progetto OltreTata, ideato da Chiara Riccardi, psicologa con passato appunto da educatrice, e suo marito Francesco Trucchia, Software Engineer e co-fondatore di Ideato, società che sviluppa progetti Web.

OltreTata viene fin da subito incubata da ideato srl e sviluppata ulteriormente grazie anche ai contributi di  Francesco Fullone, CEO e co-fondatore di Ideato. ma soprattutto neo-papà, e di Amelia Salomone, che si occupa della comunicazione del progetto e della gestione dei  contatti e dei rapporti con tate e genitori. 

Ma entriamo nel dettaglio del progetto e vediamo le sue funzionalità principali.
OltreTata si presenta come un motore di ricerca vero e proprio che attraverso un sistema di geolocalizzazione  aiuta i genitori a trovare la tata per i propri pargoli in città e vicino a casa. Ogni utente registrato è infatti collocato su una mappa (nazionale) che permette ad ognuno di trovare l’educatore nella propria zona.
La famiglia avrà così a disposizione, dopo aver selezionato l’area geografica di interesse, un ventaglio di offerta da cui estrapolare la tata che meglio risponde alle proprie necessità.
Le tate infatti che si candidano all’interno di OltreTata hanno la possibilità di creare un proprio profilo personalizzato inserendo foto, età, anni di esperienza con i bambini, titolo di studio, curriculum, disponibilità settimanali e referenze (lasciate dai genitori per i quali gli educatori hanno lavorato in passato) e quindi promuovere la propria professionalità, per farsi conoscere e per mettersi in contatto con i genitori della propria città.

Oggi OltreTata conta già oltre 8.000 educatrici iscritte da tutta Italia. Tutte le informazioni inserite all'interno del sito vengono singolarmente e quotidianamente controllate dal team di OltreTata che si occupa, in caso di problemi, di contattare educatori e/o genitori.

Ma come si entra in contattato con la tata, la baby sitter…? Lo chiediamo ad  Amelia Salomone che gentilmente si è prestata per questa intervista. “La privacy è alla base del servizio: è estremamente importante garantire la sicurezza dei dati sensibili (cognome, numero, indirizzo, mail, …) degli utenti. Per questo motivo nessun dato sensibile (di educatori o genitori) viene reso pubblico. Sono visibili solo il nome dell’educatore, la foto, l’età,  la città, le disponibilità settimanali e il curriculum.Non sono invece visibili le informazioni di contatto”.
“Per mettersi in contatto con le educatrici, quindi, i genitori possono scrivere gratuitamente un annuncio di lavoro al quale le ragazze della zona potranno candidarsi – contunua Salomone -. Solo dopo una prima scrematura, il genitore potrà precedere al contatto definitivo attraverso gli abbonamenti che mettiamo a disposizione. Inizialmente offriamo anche un abbonamento di prova gratuito che permette al genitore di contattare fino a 3 educatrici nell'arco di 10 giorni. La formula dell’abbonamento è quello che ci permette di garantire un alto profilo del servizio offerto e selezionare così gli utenti realmente interessati a contattare le educatrici per scopi lavorativi. Al contrario, agli educatori non è permesso contattare i genitori, questo perché causerebbe con ogni probabilità, soprattutto nelle grandi città come Milano dove ci sono oltre 1.200 educatori, un collasso della linea telefonica della famiglia interessata!”.

Da pochi giorni  il motore di ricerca è affiancato da un secondo servizio: una piattaforma e-commerce flash sales  www.oltretatashop.it in cui i genitori potranno acquistare prodotti per mamme a bambini a prezzi scontati per un periodo di tempo limitato e con consegna a domicilio. Alcuni esempi? Pannolini, sedie, seggiolini, cuscini, babymonitor e tanto altro!


L'obiettivo di Oltre Tata è quello di creare un network sicuro intorno alle famiglie, al quale i genitori possano fare riferimento in tutte le singole fasi della crescita dei loro bambini.

08 novembre, 2013

RecyFun, riciclare divertendosi

Spesso a casa ci ritroviamo con dei rifiuti che non sappiamo esattamente come differenziare e, nel dubbio, lo gettiamo nell'indifferenziata. Penso che questo capiti un po' in tutte le case degli italiani anche se l'Italia, in tema di riciclaggio, ne esce come una nazione molto virtuosa. Infatti, secondo alcune ricerche di mercato, nel nostro Paese il 25% dei rifiuti che potrebbe essere differenziato finisce nell'indifferenziato. Nel resto d'Europa le percentuali sono invece più alte. 

L'impegno per mantenere e migliorare questa nostra sensibilità in tema di riciclo, è quello di abbassare ulteriormente quel 25%. Obiettivo che potremmo facilmente raggiungere se avessimo a disposizione ancora più informazioni che ci indichino precisamente come differenziare un rifiuto. A darci una mano in questo compito ci pensa Stefano Mastella, fondatore di RecyFun, che ho avuto il piacere di conoscere nel corso della fiera milanese Smau e che volentieri mi ha illustrato il suo progetto.
"RecyFun nasce da una mia idea ed esigenza. In famiglia ho infatti il compito di buttare e riciclare i rifiuti. Pensando al bene delle mie piccole figlie mi sono detto: perché non trasformare il riciclo e il riuso in un gioco utile? Abbiamo quindi pensato una piattaforma che aiuti chi deve riciclare a farlo in modo corretto, che permetta di giocare con il riciclo e nel contempo coinvolga tutta la famiglia" spiega divertito Stefano Mastella. 

Il servizio RecyFun opererà attraverso il sito Web, ma è stata pensata anche un' app per smartphone e tablet "che forniranno - prosegue il fondatore - le informazioni per riciclare in modo corretto e premieranno gli utenti e le famiglie che lo faranno. I vari membri della famiglia potranno così giocare con attività adatte ad ogni età o anche insieme per imparare e prendere coscienza del corretto modo di riciclare e riusare". 

Al momento l'applicazione è in fase di test nella provincia di Brescia, ma antro la prima metà del 2014 RecyFun verrà distribuita secondo le previsione di Stefano Mastella su tutto il territorio italiano. "Poi speriamo di riuscire a esportarla in Europa ed oltre" auspica Mastella. 


Non ci resta allora che attendere l'evoluzione di questo progetto che personalmente trovo utile e sicuramente divertente per tutta la famiglia!

07 novembre, 2013

Ragazze doccia. Riflessioni di un genitore

Se sei genitore come me certe notizie ti toccano in particolar modo e non riesci a fare delle ironiche battute...
Ammetto che quando ho ascoltato l'intervista al direttore del reparto di pediatria dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano, Luca Bernardo, sul fenomeno delle «ragazze doccia» mi si è accapponata la pelle. 
Mamma mia cosa stiamo combinando. Tutto questo marketing, tutti questi messaggi sbagliati, tutta questa superficialità, tutta questa velocità....
Sì sì io do la colpa a noi che ci facciamo abbindolare delle grandi multinazionale che ci manovrano come burattini...

Chi dice ai giovani che è necessario avere tutto oggi per sopravvivere, chi dice ai nostri giovani che bisogna avere i soldi per vivere meglio? Chi dà tutto ai nostri figli??? Eh, chi?

Ma perché noi genitori dobbiamo per forza dire "eh cosa fai non gli dai il telefonino, lo hanno tutti..." Sì ma se io e un altro genitore non diamo il telefonino ai rispettivi figli saranno poi già in due a non averlo...Siamo noi a dover cambiare...svegliamoci!

E parlo anche per me stessa, anch'io a volte cado in queste trappole dove tutti dobbiamo essere dobbiamo avere per essere accettati...ma accettati da chi?!?!
Perché dobbiamo dare così importanza al voler essere a tutti i costi affermati nella società, etichettati!?

Lavoro nel marketing e so di cosa sto parlando...ma bisogna saper distinguere, si può fare del marketing mantenendo sempre i propri principi morali. Magari non sarò ricca ma almeno ho la coscienza pulita e so di aver contribuito a qualcosa di giusto!

04 novembre, 2013

I vizi degli studenti tassati per finanziare la scuola

Nuove tasse e nuove accise sui vizi dei giovani studenti. E' la proposta nell'emendamento del Pdl che porta la firma di Giancarlo GalanRenato Brunetta, per raccogliere nuovi finanziamenti per la scuola.
In discussione alla Camera, la maxi tassa prevista per filtri e cartine che fissa l'Iva al 58,5% sicuramente farà ribollire il mondo giovanile ma potrebbe portare anche a una riflessione: rinunciare a qualcosa di dannoso per la loro salute per avere in cambio una scuola che funzioni.

L'emendamento però non si ferma solo alla sigaretta fai-da-te. Infatti nel decreto anche la proposta di aumentare le accise sulla birra, altro prodotto "cult" delle nuove generazioni che prediligono una media bionda rispetto alla bibita gasata.

Devo ammettere che trovo la riforma educativa anche se i giovani non saranno pienamente d'accordo!