28 gennaio, 2014

Vietato l'ingresso ai bambini. La nuova tendenza sta dilagando

Mentre da un lato gli amici a 4zampe presto avranno ingresso libero pressoché in tutti i locali pubblici, dall'altro sta dilagando il nuovo divieto No Kids che, se mi permettete, mi pare un poco assurdo! L'Italia però, si sa, è fatta di strane contraddizioni e non solo nel Bel Paese giacché la moda del Childrenfree pare arrivi dall'America.
Ne è la prova il libro della scrittrice Corinne Maier, "Mamma pentita, No Kid. Quaranta ragioni per non avere figli", divenuto in poco tempo un best seller e da cui si è ispirata la nuova tendenza sempre più diffusa a livello globale.

Si sa i bambini sono vivaci, piangono e sono anche capricciosi a volte. Da vietare loro di entrare in un locale pubblico, questo però no, mi sembra eccessivo! Ma pare che i colossi dell'imprenditoria pur di accaparrarsi nuove fette di utenza siano sempre più alle prese con floride strategie di marketing, tra cui proprio quest'ultima!
Non è dunque un caso che esistano già voli childrenfree come alcuni di quelli organizzati dalla compagnia inglese Thomas Cook Airlines e per lo più diretti verso villaggi e hotel che condividono la stessa filosofia.
La nuova "tendenza" si sta ahimè dilagando e anche tra alcuni resort e ristoranti italiani pare vi sia l'off limit ai bambini al di sotto dei 12 anni, alcuni addirittura sotto i 18.

Io non sono certo uno stratega del marketing ma faccio questo ragionamento: questi bambini cui ora i ristoranti, hotel vietano l'ingresso...prima o poi cresceranno e quindi potrebbero diventare presto o tardi potenziali clienti, giusto? Quindi se io, genitore, nel corso degli anni, mi segnassi tutti i locali in cui mio figlio non è  gradito e poi passassi questa bella lista al pargolo cresciuto?! Che cosa accadrebbe?! 
Resta inteso però un fatto: il buon senso. Io ho due figlie di cui la più piccola di 3 anni, piuttosto vivace (non maleducata!, ben inteso) ma pur sempre una bambina di tre anni. Ergo, non vado certo a inguaiarmi in un locale chic né tantomeno il sabato sera che per via anche dei tempi lunghi di attesa li trovo inadeguati ai pargoli. Quindi da parte mia evito di frequentare ristoranti o situazioni troppo stressanti per i bambini, soprattutto in orari troppo affollati. Questo almeno per rispetto verso i miei figli.

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