19 marzo, 2013

Quando imparare l'inglese "is fun"

L'asilo nido di mia figlia è uno di quegli asili che hanno risposto alle richieste dei nuovi genitori e che hanno quindi introdotto nel loro progetto educativo anche un mini corso-gioco in lingua inglese. Non ho mai condiviso pienamente questa ulteriore attività, soprattutto in questa fascia di età ma è pur vero che i bambini bilingue non mostrano particolari difficoltà nell'apprendere i due diversi linguaggi. Ma un conto è in famiglia un conto è al nido dove già di per sé è luogo dove i bambini praticano innumerevoli attività. Ma questa è la mia teoria che a volte fatico sinceramente anche a sostenere perché comunque mi rendo conto che oramai la lingua inglese è entrata prepotentemente nella nostra quotidianità, anche se vedere mia figlia che canta buon compleanno in inglese meglio che in italiano mi da un po' da pensare...


E l'inglese oggi lo ritroviamo un po' ovunque nelle nostre attività quotidiane così come nei giochi multimediali dei nostri figli. Giochi che si stanno aprendo al mondo educativo con una serie di social games in inglese. Come quelli proposti dall'Università di Cambridge che, dopo Cambridge English Penfriends, ideato per far comunicare i ragazzi che studiano l’inglese in tutto il mondo, ha messo a punto tre nuovi giochi online per ragazzi: Monkey Puzzles, Funland e Academy Island, giochi interattivi che permettono agli studenti di inglese più giovani di migliorare la comprensione della lingua in un contesto innovativo come il web e i social network.

Incuriosita sono già andata a guardarmi Monkey Puzzles (questo il link e poi su Facebook Academey Island (qui) 

I due giochi sono carini e per una domenica uggiosa potrebbero anche essere occasione per stare insieme ai propri figli facendo qualcosa insieme di "tecnologico" come piace a loro!

Ma non solo, le insegnanti potrebbero dare come compito 15 minuti al giorno su Monkey Puzzles! Non sarebbe male come idea, sono sicura che in questo caso i ragazzi non direbbero "uffa che noia"!

Nessun commento:

Posta un commento