20 settembre, 2012

mamma, ma da dove escono i bambini?

Lo spunto per questo post l'ho avuto dopo aver sentito alcune mamme domandarsi come affrontare la sessualità con i propri figli. Effettivamente prima o poi tutte noi ci ritroveremo a dover rispondere a certe domande imbarazzanti ma che, è bene ricordare, imbarazzanti lo sono solo per noi adulti.

O uguale a mamma o uguale a papà
Verso i 3-4 anni il bambino già prende coscienza della differenza tra maschietto e femminuccia e ne prende atto innanzitutto esplorando il proprio corpo, studiandone le diversità per poi scoprire che o si è uguali a mamma o a papà.
Dopo questa prima esperienza col proprio corpo la domanda arriva loro spontanea "mamma, ma io prima di nascere dov'ero"; "ma mamma, cosa vuol dire fare un bambino?"; o ancora alla vista di un pancione "ma mamma, da dove esce il bambino?!". Devo ammettere che per me a quest'ultima domanda la risposta fu abbastanza ovvia avendo fatto due cesari, anche se in contro risposta mi figlia mi disse "ma come mai non ti esce dalla patatina?".
Quindi, come si può facilmente intuire siamo noi le prevenute e imbarazzate mamme che si sentono di dover spiegare la sessualità ai propri figli con chissà quali difficoltà.
Così in tempi moderni non credo sia più il caso di defilarsi con ingannevoli risposte riferite a cavoli e cicogne né tantomeno rimandare dicendo "lo scoprirai quando diventerai grande".
Tanto vale fermarsi un attimo e riflettere tentando di capire quale l'atteggiamento migliore da assumere in talune circostanze.

Cosa dire...
Innanzitutto, come consigliano gli esperti, R aspettare che siano i bambini a chiedere e quindi non avventurarsi in spiegazioni varie quando non c'è stata formulata alcuna domanda. R Nel momento in cui il bambino chiede non tentare di rispondere con termini scientifici (pene, vagina, ovulazione, ect ect) piuttosto dare risposte semplici con parole elementari e adeguate all'età del bambino. R Infine, per spiegare l'atto d'amore in sé si può sempre dire che mamma e papà si vogliono talmente bene che hanno voluto allargare questo bene fino a far crescere nella pancia della mamma un bambino e se poi vostro figlio vuol sapere esattamente come, è sufficiente spiegare che il papà ha un semino che è entrato nel corpo della mamma... l'importante è R raccontare tutto questo con serenità senza provare imbarazzo perché il bambino lo coglierebbe, vivendo così il momento come una cosa brutta.

…e cosa NON dire
E, sempre secondo gli esperti e che mi sento di condividere, T non rispondere frettolosamente, T non rimandare con frasi "adesso non ho tempo, te lo spiego più avanti o dopo"; "te lo spiega papà" e così via, T né tantomeno rispondere con un'altra domanda del tipo "chi ti ha detto questa cosa, chi te l'ha messa in testa, chi te ne ha parlato”.

Ai bambini soprattutto in quella fatidica età dei "perché" è importantissimo dare sempre delle risposte, semplici con un linguaggio adeguato alla loro età senza mai lasciarlo nel dubbio.

E se vostra figlia vi chiedesse "mamma, ma da dove escono i bambini?"...


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