15 dicembre, 2011

A cena con i Grig

Dopo tanto aver scritto sulla genuinità trovata nelle serate Hambasciator promosse dal ristorante Grig nonché della cordialità dei suoi proprietari, oggi voglio con questo post raccontarvi chi realmente è riuscito ad emergere nel caos che ormai ci siamo un po’ tutti abituati a vivere.
Prima di cominciare però voglio ringraziare la famiglia Grigoletto e in particolar modo Giusy che mi ha permesso in tutto questo periodo di accompagnarli nella loro avventura Hambasciator e per il tempo che mi hanno dedicato pazientemente.
Ma adesso torniamo a noi e addentriamoci nel profondo di questo post.
Le serate Hambasciator a cui ho avuto il privilegio di poter prender parte sono state avvenenti riuscendo a sedurre i miei sensi e facendomi vivere piacevoli momenti di spensieratezza colmi di arte e sapori. Serate che Luca Grigoletto, a capo del ristorante, ha promosso per colmare innanzitutto quel suo continuo desiderio di rinnovarsi ma anche di offrirsi. E lo ha fatto donando ai suoi ospiti qualcosa di diverso che andasse “oltre la solita cena al ristorante, cercando di regalare un’atmosfera unica dove un buon piatto e un buon bicchier di vino non stonano mai, in qualsiasi condizione culturale e aggregativa si inseriscano”  mi spiega Luca Grigoletto che si dice soddisfatto e sorpreso del successo ottenuto tra il pubblico. Un successo più che riconosciuto, tant’è che il Comune di Nova Milanese ha deciso di Patrocinare tutte le prossime iniziative del locale novese.
Iniziative che si traducono in ulteriore sacrificio per Grigoletto ma anche tanto divertimento perché è proprio la sfida che lo entusiasma: “Ottenere il Patrocinio è stata per me la conferma che questa è la strada giusta da percorrere per dare qualcosa di più ai miei ospiti. E le prossime iniziative ci caleranno in meravigliosi paesaggi facendoci vivere nuove sensazioni che nella frenesia di oggi fatichiamo ad ascoltare”.

Certo un bell’impegno che si riesce a sopportare solo se dietro c’è la passione. Una passione che a Luca Grigoletto fortunatamente non manca e che le è stata trasmessa dalla sua famiglia “quando ero ragazzino mio padre mi portava tutte le domeniche nell’osteria che gestiva. Lo odiavo quel mestiere ma oggi eccomi qua e se mi guardo alle spalle penso a quanto io debba alla mia famiglia e ai miei nonni che mi hanno insegnato quanto sia importante l’umiltà. Quell'umiltà che oggi purtroppo non esiste più”.

La passione e l’amore per il proprio lavoro però non sono tutto per Luca Grigoletto. A dargli la forza soprattutto nei momenti di difficoltà è la sua compagna di vita, moglie e mamma dei suoi tre meravigliosi figli. Una donna che lo ha sempre sostenuto che, come ci confessa Grigoletto “ho avuto la fortuna di incontrare e che mi ha permesso, per quanto lei lo neghi, di arrivare dove sono arrivato oggi. Una compagna, nel vero senso della parola, che mi fa strada con saggezza nelle giuste e caute decisioni quotidiane. E poi i miei figli, che tutte le sere quando arrivo a casa tardi dopo una giornata dura e difficile, li vedo dormire spensierati come degli angeli facendomi così dimenticare tutte le fatiche”.
"Luca Grigoletto papà", nonostante le assenze, cerca di darsi ai suoi figli il più intensamente possibile, offrendo loro una guida e una spalla su cui poter contare in qualsiasi momento e trasmettendogli il senso del dovere, la passione, l’onestà e l’umiltà “cercando di dare loro tutte le risposte che la vita riserverà, insegnadogli che solo con il coraggio, il sacrificio e la fiducia in sé stessi si ottiene qualcosa”.

Una famiglia vecchio stile, come voglio definirla, con valori e principi ancora di quelli sani ma sorpattutto con valori e principi…


a cura di Maltagliati Diversi


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