20 luglio, 2012

Ridai stile alla tua vita

Dopo aver reso nota la coraggiosa e “sana” controproposta esposta dall’Assessore Pasquale Longobardi nelle scuole di Giussano volta a promuovere una corretta alimentazione tra i giovani già a partire dalla merenda consumata durante la ricreazione scolastica, per sostenere ulteriormente tale iniziativa vi riporto in sintesi il Decalogo per uno stile di vita più salutare per bambini e famiglie, diffuso da Save the Children e Kraft Foods Italia insieme ai dati di una ricerca commissionata a Ipsos, sugli stili di vita dei bambini e dei ragazzi italiani di età compresa tra i 6 e i 17 anni, così che tutti possano conoscere l’importanza di trasmettere ai propri figli la responsabilità e l’amore che si deve sempre porre verso sé stessi.
Secondo il Decalogo il primo passo da fare per contrastare la sedentarietà tra i giovani è sicuramente promuovere l’attività motoria, che, secondo me, si può tradurre anche con sane passeggiate all’aria aperta o con i classici giochi da cortile. Quindi non necessariamente dobbiamo iscrivere nostro figlio al corso di nuoto, basket, calcio o quant’altro.

Associando l’attività motoria ad una alimentazione varia ed equilibrata si ottiene già del benessere fisico e mentale. Infatti, con piccoli e semplici accorgimenti nel nostro stile di vita andiamo a migliorare altri importanti aspetti della vita quotidiana come le capacità di apprendimento, il controllo emotivo, una migliore autostima e l’aumento della capacità di socializzazione, come cita anche il Decalogo di Save the Children.


Le 10 regole per una vita sana

Consumare 5 pasti durante la giornata (regola che vale sia per gli adulti sia per i giovani): colazione, spuntino a metà mattina, pranzo, merenda e cena.

Dedicare tempo alla prima colazione che deve essere varia e completa a base di cereali o prodotti da forno, latte o yogurt e frutta che fornisca almeno il 15% dell’apporto calorico giornaliero adeguato all’età e allo stile di vita.

Camminare e muoversi per almeno 30 minuti al giorno. Considerati attività fisiche anche semplici esercizi come salire le scale e spostarsi a piedi o in bicicletta o attività classicamente svolte per i lavori di casa.

Svolgere in compagnia il movimento che diventa così fattore di socializzazione, divertimento, svago, specialmente per i bambini.

Bere molta acqua, frequentemente e in piccole quantità.

Prima di accendere la televisione o il computer privilegiare una passeggiata all’aria aperta con i propri figli. Così facendo può migliorare anche la qualità del tempo passato in famiglia.

Variare la scelta de i cibi a pranzo e a cena.

Tenere spenta la televisione durante i pasti: il cibo è anche cultura e socialità. Il pasto per la famiglia è uno dei momenti più importanti di condivisione.

Porre attenzione alla merenda che offriamo ai nostri figli.

Dare il buon esempio: uno dei principali modi in cui il bambino impara è l’imitazione dei comportamenti dei genitori.


Movimento…lento
Ma adesso voglio riportarvi, sempre sinteticamente, qualche dato emerso dalla ricerca conoscitiva realizzata da IPSOS per Save the Children e Kraft Foods Italia.
Quasi un quinto dei giovani italiani - pari al 19% - non pratica attività motoria nel tempo libero, soprattutto al Sud e nelle Isole dove principalmente il costo elevato è il maggior deterrente per la pratica di discipline sportive extra scolastiche.
Critica la situazione dei bambini italiani anche durante le ore scolastiche dedicate all’attività motoria e alla pratica sportiva: il 6% dei bambini e ragazzi non ha alcuno spazio dove svolgere attività fisica e dove esiste non è in buone condizioni per il 40% dei bambini italiani (il Sud rimane sempre l’area più penalizzata).
 
Secondo il 60% dei genitori italiani, i loro figli passano il tempo libero prevalentemente a casa propria o di amici. Le cause principali, secondo le dichiarazioni, sono la mancanza di spazi all’aperto dove i bambini possono incontrarsi con gli amici o se ci sono, non esistono condizioni di sicurezza e pulizia adeguate.
La televisione continua ad essere un’amica con cui spendere del tempo: i genitori dichiarano che più di 3 ore di TV al giorno sono la regola per quasi 1 bambino su 5 durante la settimana, ma nel weekend lo diventano per più di 1 su 4. Ore che spesso si sommano a quelle passate su internet o a giocare ai videogames.
Sconcertante è che 1 ragazzo su 4 afferma che i propri genitori non controllano per quanto tempo resti incollato agli schermi, nonché sulla navigazione in internet.
 
Per contro, il 57% dei genitori si preoccupa se i figli stanno all’aperto prevalentemente per la paura degli sconosciuti, dal timore del traffico, che i figli si facciano male o che frequentino amici pericolosi.
 
Per andare a scuola o per qualsiasi spostamento il 41% dei bambini e ragazzi lo fa accompagnato in auto e il 68% cammina meno di 30 minuti al giorno.


A Tavola…
Anche il lato alimentazione presenta delle zone d’ombra. Secondo la ricerca, in Italia circa un ragazzo su 4 mangia la frutta solo un paio di volte la settimana o meno spesso. I bambini inoltre non iniziano correttamente la giornata facendo colazione nel 19% dei casi e mai o solo qualche volta a casa per il 12% di essi.
Quasi un ragazzo su 10 mangia a pranzo solo a casa o fuori con gli amici. Anche a cena, il 12 % non mangia quasi mai o solo qualche volta a tavola con i genitori. Ben il 39% dei bambini dichiara di mangiare sempre davanti alla TV.
 
L’obesità o il sovrappeso dei bambini e ragazzi in Italia appare per i genitori un problema consueto e che colpisce un cospicuo numero di ragazzi: un genitore su quattro afferma che riguardi oltre il 30% dei bambini del nostro paese, ed in particolare la fascia d’età dai 6 ai 10 anni (per il 64% di questi).


Pronti, Partenza, Via!
Ed ora consentitemi ancora un breve cenno sull’iniziativa promossa da Save the Children insieme a Kraft Foods Foundation e in partnership con il Centro Sportivo Italiano (CSI) e l’Unione Italiana Sport Per tutti (UISP).
Pronti, partenza, via!”, è un progetto triennale per sostenere, con interventi mirati, la pratica motoria e sportiva e l’educazione alimentare dei bambini. Complessivamente, nel corso di questi tre anni saranno più di 66.000 le persone coinvolte direttamente e attivamente dal progetto “Pronti, partenza, via!”, nel quartiere di Sestri Ponente a Genova, quello di Borgo Vittoria a Torino, Corvetto a Milano, Brecce Bianche ad Ancona, Primo, Gattone e Isole ad Aprilia (e provincia di Roma), Rizzeddu a Sassari, Ponticelli a Napoli, San Pio e San Paolo a Bari, San Giovanni a Catania, Acquasanta e Arenella a Palermo.
 
Tra gli interventi che fanno parte del progetto, il recupero di spazi e strutture in-door e out-door, che si trovano in zone disagiate delle città ma anche l’azione formativa ed educativa specialistica all’interno delle scuole primarie per promuovere stili di vita e alimentari salutari per i bambini e le loro famiglie, oltre all’apertura di sportelli informativi per tutti.  


 

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