Lodare
o non lodare i figli? C’è chi ritiene che possa essere dannoso c’è invece chi
sostiene che è una pratica educativa molto importante per lo sviluppo emotivo
del bambino.
Vediamo
nel dettaglio, secondo alcuni esperti, il perché il troppo elogio è
controproducente. Lodare troppo i
bambini, a loro avviso, rischia di trasmettere un messaggio negativo ossia che
i bambini sono amati dai genitori solo e quando rispondono in modo consono alle
attese degli adulti. Inoltre, elogiare sempre il bambino mina la fiducia in se
stesso perché, secondo sempre gli esperti, alla lunga il compiere un’azione bella
diventa solo un modo per essere apprezzati dall’adulto, generando nel piccolo
la sensazione di essere sempre sotto giudizio e con l’ansia di essere sempre
all’altezza di una determinata situazione.
Elogiare
è essenziale è, invece, il credo di altri esperti di psicologia infantile.
Infatti, a loro avviso la lode, l’approvazione è un bisogno umano fondamentale.
Basti pensare a noi adulti quando ad esempio al termine di un lavoro che ci ha
tenuti impegnati e costato magari anche dei sacrifici, ci faccia piacere ricevere
un riconoscimento e un apprezzamento dagli altri. La lode va quindi vissuta come
un incoraggiamento e non è corretto privare i piccoli del piacere di essere complimentati
se hanno fatto un bel disegno o se hanno preso un bel voto a scuola.
La
cosa importante è lodare i propri figli per l’impegno che hanno messo per
compiere qualcosa affinché capiscano che le nuove sfide sono tutte opportunità
per imparare e crescere.
In sostanza,
elogiare sì ma nel modo corretto. Lodarlo sempre si rischia che faccia poi fatica
ad accettare le sconfitte e gli errori da cui invece s’impara tantissimo. E
proprio quando subiscono una sconfitta, compito del genitore è di rassicurarli
offrendo loro il massimo sostegno di cui necessitano.
Elogi
fatti al momento giusto e soprattutto mirati, così come i rimproveri che devono
essere mirati al comportamento. E’ sbagliato dire al bambino “sei un bambino
monello” è meglio invece dire “hai fatto una cosa monella, sbagliata” e dare
sempre le motivazioni.
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